Orgoglio Sardo
Sardegna Domo Mea
Sulle pagine de L’Unione Sarda la meravigliosa lettera di Eleonora Pischedda, giovane isolana costretta a emigrare per motivi di lavoro. Parole dense di emozione e amore per la nostra terra, da leggere tutte d’un fiato, scritte proprio al gate prima di salire sull’aereo che ha portato Eleonora lontano dalla Sardegna. Sardegna, DOMO MEA!
“Salutare le persone che ami, dire loro un addio che non sai per quanto durerà e vedere per l’ultima volta la tua terra nel viaggio per l’aeroporto.
No, non pensavi sarebbe stata così dura. Tutti inutili i tentativi di
convincere te e gli altri che la tecnologia accorcerà le distanze. Nulla
può sostituire lo sguardo di una madre, l’abbraccio di una sorella, il
sorriso di un’amica o i baci del tuo cane.
E mentre chiudi le valigie sai che tutto della tua casa, della tua terra, dei tuoi affetti ti mancherà.
Per un attimo, forse, penserai anche che dopo tutto non ne vale tanto la
pena, che magari non hai fatto la scelta giusta, che forse non ce la
farai. Il dolore ti sembrerà insopportabile e maledirai quel Paese che
ti ha costretto a partire per esigenza e non solo per curiosità
privandoti così delle tue indispensabili fondamenta.
E pensare che nei racconti degli amici o nelle ricerche online nessuno
menziona mai questa parte del viaggio. Questa, però, è la natura umana:
nascondere il dolore, mascherarlo attraverso la valorizzazione degli
aspetti positivi.
Quindi non spaventarti quando questo momento arriverà, il dolore del
distacco nasce solo dall’immensa fortuna di essere amati e l’amore è il
dono più grande che abbiamo, un dono che nessuna distanza può cancellare
o portarti via.
Ci sono tappe indispensabili nella vita, dolori indispensabili. Proprio
come quando sradichi una pianta spostandola in un vaso più grande per
favorirne la crescita e renderla più rigogliosa, così è la nostra vita.
Ciò che apparentemente può sembrare una dolorosa violenza, altro non è
che una condizione necessaria per crescere o migliorare la nostra vita.
A te, che sali sull’aereo con il magone e le lacrime che sgorgano dal
tuo volto, voglio dire di trovare il coraggio per continuare a scoprire
il mondo cercando di trasformare quella che è un’esigenza in una voglia
di conoscere e scoprire il mondo pezzo dopo pezzo. Quando imparerai a
fare di quel dolore una forza propulsiva, allora vivrai la tua vita
nella sua vera essenza, con la consapevolezza che ci sarà sempre e solo
un posto che chiamerai casa, sempre e solo una DOMO MEA”.